Proprio così… mai come quest’anno Settembre per la nostra società si può chiamare il mese dei campionati italiani: si ma quelli partecipati!!! Ben tre nostri atleti infatti si sono resi protagonisti della orgogliosa partecipazione ai campionati italiani di categoria: Giovanni Lazzaro ha ottenuto il pass ai campionati italiani allievi negli 800m, Mattia Brunello (tesserato per Trevisatletica, ma allenato dai tecnici della nostra società) ha ottenuto il pass per i campionati italiani promesse nel salto triplo, ed infine la più giovane Eleonora Favaretto che ha ottenuto il pass per il campionato italiano cadetti nel salto in alto.
Ma andiamo con ordine, partiamo con Giovanni Lazzaro che a Rieti è chiamato ad affrontare la prova degli 800 m per la categoria allievi.. Giovanni si presenta a questa competizione con tempi che lo rendono uno dei migliori mezzofondisti in Italia e ci arriva sfoggiando il titolo regionale conquistato agevolmente la settimana precedente. La prima prova sarà effettuare le batterie di qualificazione che prevedono l’accesso alla finale dei migliori 8 tempi sui 72 partenti… pratica di sicuro non scontata, ma che Giovanni sbriga agevolmente vincendo la propria batteria e siglando il nuovo personal best in 1.55.55 che gli vale il quarto tempo tra i migliori 8 per la finale che si svolgerà giorno seguente. La finale sembra essere alla portata per poter puntare al podio, ma alla partenza Giovanni, forse un pò sorpreso e in tensione per la gara, o forse con poca malizia, rimane chiuso dagli avversari che lo costringono in coda al gruppo… diventa così difficile recuperare posizioni per poter lottare per i primi posti, e infatti concluderà la gara in 8^posizione. Peccato, perché il tempo del vincitore si rileverà più alto del tempo fatto il giorno prima da Giovanni nelle batterie, ma anche questi “passaggi a vuoto” servono e sicuramente saranno utili per poter evitare situazioni simili in futuro.
Passiamo così al weekend successivo, dove a Grosseto sono di scena i campionati italiani Promesse, e il “nostro” (ah.. ricordiamo che gareggia ed è tesserato per Trevisatletica, ma allenandosi a Quinto con i nostri tecnici, lo chiamiamo affettuosamente “nostro”), dicevamo il “nostro” Mattia Brunello proverà a togliersi le sue belle soddisfazioni nel salto triplo dopo due anni tra alti e bassi fisici e momenti di inattività, dovuti ad un infortunio al ginocchio al quale però Mattia con il carattere che lo distingue ha saputo reagire in modo eccellente tanto da essere qui presente. Concluderà in 9^ posizione, sfiorando la finale di soli 14cm che sarebbe stata come una vittoria visto il periodo trascorso lontano dalle pedane. Dice: “Sono contentissimo della posizione ottenuta, un po’ meno della misura, ma questo è sicuramente un ottimo punto di partenza per tornare a saltare sulle misure pre-infortunio e perché no, magari anche oltre”. Te lo auguriamo davvero Mattia, anzi siamo sicuri che non lascerai nulla di intentato!!
E passiamo così alla nostra piccola (solo per i 15 anni di età non sicuramente di altezza) cadetta Eleonora Favaretto che è riuscita ad ottenere un pass per i campionati italiani cadetti proprio nel salto in alto, specialità nella quale nell’ultimo anno aveva avuto una sorta di “disinnamoramento”, ma che invece grazie alla sua disponibilità e alla costanza del lavoro le ha permesso di saltare quel 1.60m e di ottenere così la possibilità di partecipare al suo primo campionato italiano. Inutile nasconderlo, la tensione aumentava mano a mano che l’asticella saliva, ma lei come di sua abitudine non lasciava trasparire l’emozione, e questo le consente di saltare l’1.57m che le valgono il 7^ posto su 24 partecipanti e quindi una bella medaglia. Queste sono esperienze che ogni atleta vorrebbe vivere, perché sono particolari, ricche di emozioni e ti fanno capire che tutti gli sforzi fatti durante l’anno hanno un senso… sia esso anche solo l’esserci li… con i migliori d’Italia a dire la propria.
Ci scuserete se ci siamo un po’ dilungati nel racconto, ma crediamo sia anche doveroso dare il giusto risalto alle imprese di questi atleti, che magari non sono diventati campioni italiani, ma che hanno partecipato alla più importante manifestazione nazionale per la loro età, il che non è affatto scontato. Contrariamente agli sport di squadra, dove magari il compagno può compensare eventuali tue mancanze e portarti a traguardi ambiziosi, in atletica tutto quello che si ottiene dipende solo da se stessi, e quindi risulta molto più complicato da raggiungere.. ma come tutte le cose difficili, quando la ottieni la soddisfazione è immensa, e la prova è negli occhi di chi l’ha vissuto.. un’esperienza unica e incancellabile che va oltre il valore del risultato sportivo.
Complimenti a tutti e tre, e che i vostri racconti e le vostre espressioni felici, siano da trampolino e stimolo per gli atleti che sognano un giorno di poter dire: anch’io c’ero agli italiani!!!